dspace-glam

DSPACE – GLAM

 

La trasformazione digitale che interessa i nostri tempi influenza le nostre abitudini, le modifica e favorisce la nascita di inedite dinamiche di relazione e incontro. Crea una nuova dimensione digitale e virtuale che coinvolge istituzioni, organizzazioni, patrimoni, persone. Le collezioni e le biblioteche digitali sono tra i protagonisti principali di questo cambiamento e rappresentano una opportunità “per creare un ecosistema della cultura” che rafforzi il dialogo con l’utenza tradizionale e favorisca l’incontro con nuovi pubblici. In questo scenario, 4Science mette a disposizione competenze, soluzioni e infrastrutture tecnologiche in grado di disegnare inediti paesaggi culturali digitali e di fornire risposte adeguate alle necessità della nuova dimensione digitale della Cultura.

Perché scegliere 4Science

4Science si propone come partner per le Istituzioni Culturali per favorire il percorso di sviluppo delle collezioni digitali. Per questo, infatti, propone un approccio metodologico articolato e completo che comprende:

  • competenze scientifiche di ambito
  • attività di formazione e team building
  • la soluzione DSpace-GLAM
  • le infrastrutture tecnologiche necessarie alla realizzazione dei progetti.

L’obiettivo è realizzare un nuovo ecosistema della cultura digitale che rappresenti e metta in evidenza i patrimoni culturali e risponda alle esigenze dettate da:

  • ambito di appartenenza (biblioteche, archivi, musei, fondazioni, istituzioni preposte alla valorizzazione culturale-turistica dei luoghi, …)
  • tipologia (immagini, pdf, audio, video, podcast, …)
  • natura degli oggetti digitali: risultato di campagne di digitalizzazione  o “nativi”.
Digitalizzato

Gli oggetti ottenuti dalla digitalizzazione rappresentano la maggioranza degli elementi che popolano le Digital Library e costituiscono un patrimonio complesso da gestire. L’appartenenza ad ambiti diversi genera, infatti, la necessità di una coesistenza di meta datazioni scientifiche diverse (GLAM-MAB). Nello stesso tempo, emerge sempre di più la necessità di offrire visioni d’insieme e di aggregare i contenuti secondo diverse traiettorie e prospettive.

Digitale nativo

Una Digital library, oggi, deve essere uno strumento aperto e in grado di adattarsi a scenari molto diversi fra loro e dal passato. Gli oggetti digitali nativi possono rappresentare l’eccellenza di un’istituzione: dalle tesi ai materiali di mostre e eventi (locandine, video, pubblicazioni, …) agli oggetti digitali a supporto dei percorsi di studio (podcast, testi, etc etc). Spesso il digitale nativo è disperso e non riesce ad essere sfruttato per il suo valore intrinseco. Può rappresentare, invece, un vantaggio competitivo, permettendo di ampliare l’offerta dei servizi che l’Istituzione propone ai suoi pubblici e di aprire ulteriori possibili scenari di interazione con nuovi interlocutori.

L’obiettivo, indipendentemente dalla natura degli oggetti digitali (digitalizzati o nativi) è quello di realizzare un ecosistema in grado di descrivere, disegnare, comunicare e soprattutto favorire la creazione di relazioni digitali fra i diversi oggetti che costituiscono le collezioni.

DSpace-GLAM

È la soluzione che 4Science mette a disposizione per la realizzazione dei progetti dedicati alla creazione e gestione di collezioni digitali – digital libraries.

DSpace-GLAM offre come elementi di base:

  • conservazione e tutela dei contenuti digitali (la struttura è un DAMS – Digital Asset Management System, OAIS compliant),
  • un approccio disciplinare specialistico nella gestione dei metadata descrittivi. Raccolte, collezioni, fondi sono gestiti nel pieno rispetto degli standard di ambito (ICCU, ICCD, ICAR, …) o liberamente definiti dalle istituzioni,
  • l’opportunità di valorizzare i patrimoni attraverso la piena compatibilità con l’ecosistema IIIF.

La sigla GLAM sottolinea proprio la capacità di accogliere e gestire insieme il multi-dominio culturale: libri antichi e moderni, fotografie, fondi d’archivio, emeroteche, oggetti museali, documenti, video, audio, mappe, … Raccolte, collezioni, fondi sono fruibili insieme, quindi, in uno straordinario viaggio all’interno di nuovi scenari e paesaggi culturali digitali.

 

Organizzazioni di persone e processi

A tutto questo DSpace-GLAM aggiunge la capacità di costruire strutture digitali come organizzazioni di persone e processi, oltre che di patrimoni. Il tradizionale concetto di “teca” è, quindi, superato proprio grazie all’attitudine di DSpace-GLAM di creare un sistema di relazioni fra gli oggetti digitali, a volte inedite o sorprendenti. Questo accade sia quando la collezione digitale è manifestazione di una singola realtà (biblioteca, museo, archivio, fondazione, ufficio stampa, settore turistico, …) sia nel caso in cui accolga, insieme, patrimoni afferenti a istituzioni complesse o a sistemi omogenei/eterogenei.

In particolare nella nuova versione, di recente rilascio, DSpace-GLAM, potenzia le possibilità di creazione (e gestione) di percorsi tematici, itinerari turistico-culturali, mostre digitali, narrazioni che descrivono contesti comunicazionali diversi, …

Canali di consultazione diversificati

A tutto questo si aggiunge la capacità di dare risalto ai contenuti e renderli fruibili attraverso canali di consultazione diversificati e personalizzati anche in base alle necessità delle diverse tipologie di pubblici:

  • specialistici, legati alla ricerca e agli studi universitari
  • connotati dall’appartenenza alla sfera dell’apprendimento scolastico
  • turistici, interessati a scoprire o acquisire nuove conoscenze sui territori oggetto di visita
  • costituiti dai cittadini, che desiderano approfondire la informazioni su fatti, luoghi, oggetti, … del loro territorio

DSpace-GLAM e gli add-ons

 

La scelta Open Source

Le istituzioni hanno la necessità di strumenti che non subiscano l’obsolescenza tecnologica e garantiscano una adeguata evoluzione di servizi e funzionalità. Per questo, DSpace-GLAM nasce dalla convinzione che l’open source sia la scelta migliore. Ecco, quindi, la decisione di utilizzare DSpace, risultato dell’impegno ventennale del team attualmente in 4Science, in quella che è una delle più grandi community internazionali open source.

Anche l’adozione dell’ecosistema IIIF si inquadra in questa scelta strategica: visualizzazione, consultazione, confronto di oggetti digitali, web annotation e navigazione di immagini e documenti pdf.

 

Standard, SEO e LOD

La struttura dati di DSpace-GLAM è compatibile con gli standard nazionali (ICCU, ICCD, MAG, …), internazionali (METS, EAD, …), con le linee guida RDA. Inoltre, DSpace-GLAM è integrabile con i sistemi di long term preservation e garantisce una adeguata esposizione SEO (Search Engine Optimization). Inoltre, fornisce la possibilità di utilizzare identificatori persistenti (Handle, DOI) che favoriscono il reperimento in rete gli oggetti digitali indipendentemente dall’URL e dall’applicazione su cui risiedono. La disponibilità degli URI è prerequisito per l’esposizione dei Linked Open Data (LOD) e la condivisione delle risorse digitali.

 

Long-term preservation

La soluzione DSpace, con la sua estensione DSpace-GLAM fornisce servizi nativi di long term preservation, infatti, è compliant con il modello OAIS. È integrabile con le piattaforme open source di Long Term Preservation tra le più diffuse al mondo quali Archivematica, Preservica e DuraCloud.

Il temine long-term preservation definisce gli interventi per la conservazione di lungo periodo dei dati digitali. Si tratta di un insieme di buone prassi e di scelte tecnologiche che si pongono l’obiettivo di evitare il deterioramento dei dati digitali e l’obsolescenza tecnologica.

4Science mette a disposizione delle istituzioni interessate risorse infrastrutturali e consulenza specialistica che garantiscono sostenibilità, integrità, preservazione e accessibilità dei dati nel tempo.

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I servizi

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